mercoledì 1 maggio 2013

Primavera ursina (e non)

In questa primavera dominata dal mal tempo non sono certo mancate le escursione sia pro-orso che senza un particolare scopo. Il mio nuovo stato non mi permette di scalare vette e fare chissà quali imprese, ma per fortuna di strade forestali e sentieri comodi ce ne sono a bizzeffe.

Con l'amica Elisa abbiamo esplorato alcuni luoghi della val di Cembra, in particolar modo il monte Corona sopra Ville di Giovo e i dossi del Mancabrot nei pressi di Valternigo. Su questi dossi corre il sentiero naturalistico del Mancabrot e del Lac del Montesel, sentiero creato e voluto dal WWF che offre molti spunti naturalistici e paesaggistici. Quest'itinerario l'abbiamo percorso anche come gita d'apertura della SAT.

Con Claudio siamo andati in avanscoperta sui dossi di Terlago, parcheggiata l'auto all'hotel Ciclamino abbiamo risalito l'arida valletta fino al bivio che porta a Bocca Paloni; in altre due occasioni abbiamo invece attraversato i verdi prati di Prada, sopra i laghi di Lamar, dove le possibilità per sbinocolare le selvagge pareti meridionali della Paganella non sono certo mancate. Sempre per quanto riguarda la dorsale Gazza - Paganella, con l'amico Max, dopo due anni abbiamo ripercorso il sentiero Vili nel tratto Margone - Covelo e qui purtroppo le tanto odiate zecche sono ritornate a farci compagnia.

Nella primavera ursina non poteva mancare il nostro amato Fausior e i suoi boschi dal sapore sloveno. Con partenza da Santel abbiamo risalito la forestale e, grazie a un invitante sentiero non mappato, abbiamo piegato verso Cortalta, da qui per sentiero e strada fino alla baita Campedel.

E' la volta poi del Brenta meridionale, con Max siamo andati in cerca di nuove forestali sopra l'abitato di Ragoli e sotto una pioggia battente siamo giunti alla località Ancis partendo dalla verde e rigogliosa Val Manez. Nei prati di Ancis abbiamo potuto ammirare le prime genziane della stagione.

Concludiamo con due gite in Arza: una serale sulla pianeggiante strada della Mancaiana e una al Doss Quarta o Carta e al Rifugio Genzianella.
Per quest'ultima siamo partiti con Max dalla Malga d'Arza e percorrendo un vecchio sentiero che attraversa boschi di larice, pozze e radure incantevoli siamo giunti sotto il Terzo Scalino del Corno, da qui la vista si apre sulla sinistra orografica della val di Tovel. Dalla località La Selva abbiamo tagliato per il bosco e siamo giunti in località Beora - Goze. Abbiamo risalito la forestale e abbiamo raggiunto il rifugio Genzianella, dove abbiamo pranzato. Il freddo ci sprona ben presto ad andarcene, lungo la forestale che ci porta al rifugio doss della Quarta o Carta, avvistiamo un gallo cedrone.
Al rifugio ci fermiamo un poco in compagnia di un custode forestale e poi percorriamo la ripida forestale che ci porta al rifugio Fontana dove abbiamo parcheggiato una delle auto.
Mai fermarsi!

Pochi scatti.. il tempo non ha di certo aiutato.
Prada
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Baita ad Ancis
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Autoscatto al rifugio Genzianella
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