Per quelli che non possono fare a meno della montagna... per quelli che aspettano la neve... per quelli che seguono l'ombra dell'orso...
martedì 27 dicembre 2011
Full immersion Maddalene
Tra la fine di novembre e dicembre ci siamo dati alla "conquista" di nuovi territori, la nostra attenzione si è spostata verso le Maddalene, la selvaggia catena montuosa che chiude l'alta val di Non.
Il 27 novembre con gli amici Carla e Renato ci siamo diretti a Proves-Proveis. Parcheggiata l'auto al maso Thal (1475 m) c'inoltriamo verso la testata della valle che percorre le pendici meridionali del Monte Ometto-Mandelspitz.
Giunti a malga Manzara-Stierberg alm (1850 m) facciamo una piccola pausa; le temperature sono ancora troppo alte!
Prendiamo il sentiero 12 e, dopo aver incrociato un branco di camosci, giungiamo in cima al Monte Faiden-Faidenberg (1993 m) dove ci fermiamo a pranzo.
La vista sulla val di Non e la diga di Santa Giustina è molto suggestiva, le nebbie strisciano e giocano con le pendici dei monti creando un magico effetto quinte.
La situazione neve è pessima, ce n'è solo nei versanti settentrionali del Brenta e nei versanti a sfavore di sole delle Maddalene.
Ritorniamo poi sui nostri passi per la medesima via dell'andata. Prima di giungere all'auto, sui versanti nord-orientali del Faidenberg avvistiamo numerosi camosci.
Il 9 dicembre eccoci di nuovo in zona Proves, questa volta con Renato e un altro Claudio. Parcheggiata l'auto a Proves (1422 m) c'incamminiamo verso il passo Fresna (1457 m) dove imbocchiamo il sentiero 147 che s'inoltra in val Mariole.
Giunti sulla strada cementata di fondovalle la percorriamo fino a quota 1600 metri dove proseguiamo su sentiero 147: la salita è "estenuante". Nei pressi del Bait dal Ranzi (1850 m) prendiamo una traccia di sentiero che, proseguendo in costa, gira sul versante della val di Lavazzè.
Giunti in una radura la traccia si perde così decidiamo di salire alla bene e meglio verso l'alto: "tanto ghe el sentiero comodo".
Con non poche difficoltà ci alziamo fino al Monte Alto (2031 m) e qui prediamo il Sentiero Bonacossa.
Il cielo è velato dalle nubi, solo verso nord è sereno.
Scendiamo al rifugio Maddalene- ex malga Val (1925 m) dove facciamo una breve pausa. Dietro alla malga avvistiamo 7 camosci che a loro volta osservano 3 cacciatori recuperare un “trofeo”, probabilmente un loro fratello.
Caliamo poi lungo la erta forestale fino all'auto. Durante la discesa vediamo altri 5 camosci sui canaloni erbosi che scendono dal versante sud occidentale del Faidenberg.
Non c'è 2 senza 3 e rieccoci sulle Maddalene, questa volta per l'uscita su campo - dopo due lezioni teoriche - del corso "Sicurezza in ambiente innevato" organizzato dalla sezione SAT di Lavis e Pressano.
Finalmente l'ambiente è invernale!! Partiamo con -4° e il paesaggio è imbiancato.
Siamo in 25: 13 ciaspolatori e 12 scialpinisti.
L'istruttore ci consegna gli ARVA e ci spiega il funzionamento, poi partiamo verso malga Cloz (1734 m).
La temperatura è rigida, c'è il sole, ma un vento fastidioso spazza le montagne.
Nei pressi di questa malga ci vengono spiegate nozioni sui tipi di neve e sulla meteo.
Osservo le ormai famigliari cime del Faidenberg e del Monte Alto: finalmente sono innevate!!!
Finite le spiegazioni ci alziamo verso il Malghetto di Cloz (1894 m) e da questo ci spostiamo verso il passo Castrin e l'omonima malga (1813 m) dove pranziamo.
Nei pressi di questa malga facciamo delle dimostrazioni di ricerca con l'ARVA. Ascoltiamo attenti mentre la bufera imperversa, il vento alza in continuazione vortici di ghiaccio e neve.
Finita la lezione in breve scendiamo al parcheggio, soddisfatti di questo breve ma intenso corso.
Proves
Stierberg alm
Camosci
Orizzonti
Sbinocolando sul Monte Alto
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Buon Anno!!!
RispondiElimina(la foto 'Orizzonti' è bellissima)
Ciao!