sabato 4 giugno 2011

28/05/2011 - 04/06/2011 Un epico viaggio in Slovenia: "e finalmente orso fu..."

Finalmente dopo anni di ricerche l'ombra dell'orso è divenuta realtà.
In Slovenia, la terra delle foreste, ho avuto l'onore d'incrociare il mio cammino con ben 5 orsi.
Un viaggio, quello della cerca, lungo e difficile.
Giornate passate a percorrere i luoghi più apri e selvaggi del Brenta e della Paganella.. Val Sporeggio, Prada, Val di Ceda, Val di Ion, Val d'Algone, il Vallon, Val Trementina per citarne alcune.
Ore e ore trascorse a sbinocolare verso gli alti pascoli con la speranza che la "solita" macchia marrone non sia l'ennesimo masso o ceppaia.
Le orecchie tese al minimo rumore nel bosco. Il naso pronto a fiutare l'eventuale odore di selvatico.
Tutti i sensi all'erta.
E poi quando meno te lo aspetti ecco QUEL momento, quell'istante che desideravi da tempo.. un istante che si è ripetuto per ben 3 volte.. e ogni volta è come se fosse stata la prima.
Emozione travolgente, brividi e occhi lucidi dalla gioia.
Emozione che ho condiviso con Claudio e il carissimo amico Max.

Sabato 28 maggio. Ore 16.15. Strada per Mašun.
L'umore non è dei migliori perché Miha, il mitico gestore dell'albergo dove alloggiamo, ci dice che le zone delle nuove altane, dalle quali avremmo potuto avvistare l'orso, non sono ancora frequentate.
Visto il tempo uggioso decidiamo di andare a fare un giro in quel di Mašun, luogo da dove è stato prelevato uno dei nostri dieci orsi fondatori.
Oltrepassiamo il castello di Snežnik - il Grad Snežnik - e c'inoltriamo in una verde e rigogliosa foresta di faggi e abeti.
Pochi minuti dopo aver pronunciato la frase "Ma cosa vuoi incontrarlo alle 4 di pomeriggio.." scatta l'urlo generale "Orsoooooooooo!!!!" e fermiamo immediatamente l'auto.
Dalla curva di fronte a noi sbuca questo giovane orso - avrà avuto un anno e mezzo circa - e, improvvisamente com'è comparso, scompare inoltrandosi nel bosco.
Tempo di focalizzare un sederone e due orecchie pelose.
Mi sdraio sul sedile posteriore sopraffatta dalle emozioni. Siamo increduli. Smontiamo dall'auto e troviamo le impronte.. allora è proprio vero.. non è stato un miraggio!

Mercoledì 1 giugno. Ore 10.25. Strada per Mašun. Parte II
Sono 4 giorni che siamo in terra slovena e ci sembra di appartenere a questi luoghi da sempre.
Di cose ne abbiamo già fatte e viste parecchie.. domenica siamo saliti sul rinomato Veliki Snežnik (Monte Nevoso), lunedì abbiamo visitato la zona del lago intermittente di Cerkniško jezero (lago di Cerknica) e martedì abbiamo fatto una puntatina in Croazia sul Veliki Risnjak.
Tutto questo condito da numerosi giri lungo le ben tenute strade forestali slovene, dove sul fango si possono rinvenire, con la stessa frequenza che da noi incrociamo impronte di ungulati, orme e segni di presenza ursina. Numerosi sono stati anche gli avvistamenti di scattanti caprioli e maestose poiane.

In mattinata decidiamo di risalire per l'ennesima volta la strada che porta a Mašun.. sia mai che... oltrepassiamo Leskova dolina, stiamo ascoltando la colonna sonora de "I segreti di Brokeback Mountain", quando Max urla "Ca..o l'orso!", facciamo retromarcia ed ecco L'istante.
Una ventina di metri sotto la strada, fra gli alti fusti dei faggi e degli abeti, ecco una grossa orsa che ci guarda incuriosita. Un colpo al cuore. Si volta ed ecco un inaspettato movimento ai suoi piedi, ci sono anche due piccoli che corrono avanti, la madre li segue con tutta calma.
Il cuore trabocca d'emozione. Quello che avevo sempre sognato si è materializzato dinnanzi ai miei occhi: mamma orsa con i cuccioli! Gioia infinita!!!
Aspettiamo un poco per permettere alla famigliola di allontanarsi, poi scendiamo dall'auto, io e Max raggiungiamo il luogo dove sostava l'orsa.. troviamo un piccolo formicaio in fermento e una fatta di un cucciolo.
Risaliamo verso la strada con l'entusiasmo alle stelle.

Venerdì 3 giugno. Ore 15.00. Strada per Lazec.
L'ultimo giorno è arrivato. Da mercoledì sera si sono uniti al trio altri amici di Max: Giulia, Giorgio, Simona e Fabio. Giovedì mattina siamo stati nella foresta vergine della Kočevska: alberi vetusti e pregni d'umidità, muschi e funghi, tronchi marci e abbiamo potuto toccare con mano il cinquecentenario abete bianco “Kraljica Roga” (“La regina di Rog”). La sera abbiamo fatto un giro con Miha nei boschi sopra Markovec, abbiamo attraversato una grande radura, fresche impronte d'orso sono ovunque, un pastore di vacche - per nulla intimorito - ci dice che un giorno sì e uno no in quella zona gira una femmina con cuccioli. Nei pressi dell'ennesima altana facciamo visita ad una vecchia tana.

La mattina del venerdì ritorniamo per l'ultima volta a Mašun, dove, visto il tempo da lupi, ci rintaniamo all'interno del bar. Pomeriggio Miha ci porta a far un giro in nuove bucoliche zone.
Siamo sulla strada che porta a Stari Kot quando vedo una "cosina" marrone salire la scarpata a bordo strada, metto a fuoco e vedo un collare bianco..quasi soffoco nell'urlare "Orsettooooo!". Ci fermiamo poco dopo in uno spiazzo, il piccolo è già sparito nel bosco, solo Max e Fabio fanno in tempo a vedere il visino sbucare per l'ultima volta fra le foglie.

L'orso sa stupirmi ogni volta. E' incredibile con quanta abilità questo piccolino sia salito su quell'irta scarpata. La gioia dell'incontro è però un po' offuscata dal presumibile destino verso cui andrà incontro: essendo solo molto probabilmente si tratta di un cucciolo allontanato dalla madre magari a causa di un maschio (cosa che forse è capitata anche al "nostro" cucciolo in val Manez) destinato quindi alla morte.
Ma questa è la Natura, spietata e magnifica al contempo.

Così, risalendo il corso della Soča (Isonzo) e lambendo le severe pareti del Triglav, si conclude una stupenda vacanza all'insegna dell'amicizia e della Natura.

Per concludere riporto una citazione dal libro "L'Ombra dell'Orso" di Daniela Castellani : "L'ombra dell'orso è per noi più reale dell'orso vero e proprio. Cercare l'orso è importante, trovarlo è secondario, come è il viaggiare quello che ci affascina, non raggiungere la meta. Perché cercare l'orso è come cercare noi stessi e nel corso della ricerca può essere che noi cambiamo".

L'orso l'ho cercato e infine trovato, come ho trovato me stessa.
Una meta è stata raggiunta, ma se n'è palesata subito un'altra.
Un viaggio s'è concluso, ma un altro è appena cominciato.. to be continued.. bear hail!

Claudio poco dopo l'avvistamento del primo orso
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Paesino sloveno
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Macro
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Giglio carniolico (Lilium carniolicum)
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Tramonto dal Veliki Slivnica

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Per prati..

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Nebbie slovene

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La regina di Rog

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Max e una tana di orsi

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2 commenti:

  1. che ricordi, che emozioni... mi sembra ancora di vedere la femmina che mi guarda... :°°°°°)

    peccato tu non sia andata in Canada! :P

    FB,A,P!

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  2. Quello che hai scritto mi sembra di vederlo davanti ai miei occhi, parole cariche di emozioni.... e di emozioni in Slovenia ne abbiamo vissute tante! We will return!

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