E finalmente anche questa “pratica” è stata archiviata.
Saliamo con due auto a Andalo, siamo io, Claudio, Flavio (per l'occasione battezzato “Il Bazzanella”), Elisa e Max, lasciamo un auto lì e, stipati nell'altra, ci dirigiamo a malga d'Arza (1507 m).
Zaino in spalla e saliamo per ripido viottolo a malga Loverdina (1771 m). Dopo una breve sosta, proseguiamo su sentiero 370 fino al bivio con la selvaggia val Inferni, continuiamo verso sud e saliamo sulla forcelletta affacciata sulla Campa.
Vedere Cima Trettel, Borcola e tutta la cresta dentellata che culmina con la cima della Sporata da questa prospettiva fa sempre un certo effetto, scattiamo qualche foto e poi scendiamo per canale lungo le rocce e giungiamo a malga Campa (1982 m).
Qui i miei quattro compagni d'avventura improvvisano una brevissima, ma intensa, partita a poker con le carte della malga.. no comment!
Proseguiamo verso ovest su segnavia 388 e ci ritroviamo in una bella conca di larici, poco sopra incontriamo un grosso nevaio.
Risaliamo la val della Campa e dopo un ripido “salto” vaghiamo per l'alpe La Campa, sulle creste delle cime Termoncello, Crozara di Campa e di Val Scura si rincorrono i camosci.
La Sella del Montoz è poco distante.. arriviamo al bramato passo (2327 m) e l'aria fredda ci travolge, il cielo è coperto; per ripararci un po' mangiamo dentro una una piccola dolina.
Alla nostra destra si alza la cima di Santa Maria, a sinistra il Monte Corona, il Croz del Re e i Mular.
Mentre Flavio e Max dormono, io Claudio e Elisa gironzoliamo. Io mi alzo di circa 100 metri e la vista mi si apre su tutta la sottostante val dei Cavai e sul superbo Piz Galin, conquistato nell'ottobre 2008.
Riprendiamo il cammino e scendiamo per questa piccola perla, facciamo un'ultima pausa nei pressi della Baita Cacciatori di Spora (1869 m) poi riprendiamo il cammino e, tramite l'esposto ma assai familiare, sentiero 301 caliamo a Andalo.
Dal cielo cade qualche goccia... e così arriviamo all'auto con la melodia di “Gioca Jouer” che impazza per intrattenere i turisti.. in questo istante rimpiango i silenzi dell'alpe Campa!
Ritorniamo all'Arza a prendere l'altra auto.
Una volta giunta a casa salgo le scale, entro dalla porta e la prima cosa che faccio è alzare le tapparelle del balcone per osservare Cima Borcola..e un sospiro mi sale dal cuore..
Claudio, Malga Campa e Borcola & co.
Flavio
Quasi alla Sella del Montoz
Scendendo per la val del Cavai. Sullo sfondo il Piz Galin.
Stupenda traversata in una delle più belle valli del Brenta. Molto bella la parte finale del racconto :)
RispondiEliminaGià, gran bella giornata e stupenda traversata in posti veramente molto belli!!! :)
RispondiEliminaE poi finalmente ho coronato il desiderio, che mi ha accompagnato per parecchi anni, di esser lì a camminare in posti che ho sempre immaginato, oltre cima Borcola e le altre cime del Brenta che vedo quotidianamente dalle finestre di casa... bene!!! :)
Alla prossima!
Eli
ps..... partita di poker??? Attenzione, adesso mi ricordo della mia grande vittoria, la numero 2, da mettere assolutamente nel mio curriculum!!! :D :D
Eli la partita alla Campa era farlocca in quanto mancavo io (che son suo ... :P )
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