domenica 3 luglio 2011

02-03/07/2011 Trekking al femminile - Atto II - Traversata dello Sciliar (Alto Adige)

E' giunta l'ora della 2^ edizione del trekking al femminile, quest'anno al trio consolidato - Rita, Elisa e Linda - si unisce, dalle Giudicarie con furore, Manuela.
Dopo un caffè in quel di Tires, risaliamo l'omonima valle e parcheggiamo l'auto sopra l'abitato di Lavina Bianca (1200 m). Dopo aver sbagliato l'attacco del sentiero - distrazione da "ciacere" - imbocchiamo il sentiero 2 che percorre la ripida Bärenfallen (Val Orsara).
Dapprima risaliamo verso la testata della val Ciamin poi pieghiamo bruscamente verso l'alto.
L'ambiente è suggestivo, stiamo risalendo un ripido e austero canalone; dopo aver superato un'inquietante statua lignea raffigurante, guarda caso, un orso inizia il tratto attrezzato con ponti di legno.
Terminata la rampa sbuchiamo alla sella di Cavaccio (2018 m) e qui la vista comincia ad aprirsi sull'altopiano dello Sciliar.
E' presto così decidiamo di un mangiare un po' più in alto. Sotto di noi si apre una graziosa valletta con al centro la malga Sesselschwaige; anziché scendere, percorriamo in diagonale il sentiero 2 e ci fermiamo a pranzare in mezzo a violacee negritelle.
La temperatura non ci permette d'indugiare a lungo, così ben presto ci rimettiamo in cammino. Man mano che risaliamo la vista alle nostre spalle s'apre sempre più, dai verdi altopiani dove brucano placide mucche fanno capolino le ardite guglie del Rosengarten. Ancora un piccolo sforzo - premiato dal ritrovamento di alcune stelle alpine - ed eccoci al rifugio Bolzano/Schlernhaus (2455 m), nostro ricovero per la notte.
Il panorama s'apre sull'estesa alpe di Siusi, sul Sassolungo, sulle Cime di Terrarossa, Odle.. e ancora Ortles, Cevedale, Brenta.. e via dicendo fino al solito onnipresente Palon!
Vista la temperatura ci diamo al the caldo poi, verso le 5, saliamo la cima del Monte Petz (2568 m).
Finalmente il sole ci dona un po' di tepore, il cielo è costellato da bianche nubi che, con la chiara roccia dolomitica e i verdi pascoli, creano giochi di luce sublimi. Stiamo in vetta quasi un'oretta e poi di corsa a cena, che viene servita rigorosamente dalle 6 alle 7.
Dopo aver gustato prelibatezze sudtirolesi, ovviamente annaffiate con della buona birra, andiamo a far due passi per l'altopiano.
Il sole sta tramontando creando mille riflessi color oro sulle nubi.
Il "giardino di Re Laurino" sta raggiungendo il suo antico splendore.
Regna una pace divina, il silenzio è rotto solamente dai campanacci delle mucche.
Ci sparpagliamo per l'altopiano assorte nei nostri pensieri ed emozioni.
Rincasiamo congelate, il termometro (posto in un luogo riparato) segna +2°, ma con il vento la temperatura percepita è sicuramente inferiore. Beviamo mezzo litro di limonata calda (della serie o la va o la spacca!) e poi a branda visto che la sveglia è fissata alle 4.40. Gute nacht!

La sveglia suona. Sono stanchissima. L'umidità prima e la contro reazione calda poi non mi hanno fatto passare una bella notte. Apro le imposte e verso Sennes vedo i primi bagliori del nuovo giorno.
Sveglio Linda e poco dopo ci ritroviamo tutte e quattro nell'atrio del rifugio. Usciamo.
Il solito termometro segna +1°.
Risaliamo al Petz e ci fermiamo in cima. Il vento è tagliente come la lama di un rasoio.
Poco dopo veniamo raggiunte da una chiassosa comitiva di tedeschi così ci spostiamo più in là e attendiamo la magia.
Il Sassolungo pian piano impallidisce, dietro di lui il Pelmo diventa rosa e poi violetto. Il sole sta sbucando oltre le Odle, ma è coperto da un banco di nubi.
Un tremito. Il primo raggio di sole oltrepassa le nubi e il tepore c'inonda il viso.
Questo è un momento magico, uno dei più belli che madre Natura ci dona.

" L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. - Victor Hugo"

Stiamo ancora un po' in cima, poi alle 6.15 ritorniamo a letto, dove finalmente riesco a dormire decentemente un'oretta.
Alle 7.30 colazione e poi c'incamminiamo dapprima lungo il sentiero 1 poi lungo il sentiero 4 che percorre il vasto altopiano dello Sciliar.
Giungiamo infine ai piedi della cresta delle Cime di Terrarossa e a malincuore dobbiamo abbandonare l'altopiano. Percorriamo un friabile traverso in ambiente austero, giriamo l'angolo e fa capolino il rifugio Alpe di Tires/Tierser alp.
Sotto di noi un "dirupo".. ed è da là che dobbiamo scendere .. dal Buco dell'Orso/Bärenloch.
Arriviamo al bivio con il sentiero 3 e facciamo una breve sosta poi via all'avventura. Pochi passi e cominciano le prime attrezzature. Caliamo lungo la gola in ambiente severo, ma affascinante.
Pian piano ritorna il bosco, prima larici, cirmi e mughi poi la pecceta.
Giungiamo al bivio che porta al rifugio Bergamo ancora mezz'oretta e siamo ai prati della baita Rechter Leger (1616 m) dove pranziamo togliendoci rigorosamente gli scarponi e, dopo aver patito il freddo per due giorni, finalmente ci scaldiamo al sole. Le crode che ci circondando catturano totalmente la nostra attenzione.
Mi sale l'immancabile malinconia per l'imminente fine di questo "viaggio".
Due giorni ricchi di emozioni, di divertimento, di chiacchiere, di silenzi, di amicizia si stanno per concludere.. ora c'è spazio solo per i ricordi.
Ci rimettiamo gli scarponi e percorriamo l'ultimo tratto della val Ciamin e giungiamo, sotto un sole impietoso, all'auto.
E termina così anche quest'avventura.. ma già si pensa dove si potrebbe andare l'anno prossimo!

Uno sguardo verso i Denti di Terrarossa e il Sassolungo
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Rosengarten
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Foto di vetta
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Il Rifugio Bolzano
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Linda sognante
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Eli e Manu
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Contrasti sull'altopiano dello Sciliar
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Ometto
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Solitudini serali
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Tramonto
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L'alba di un nuovo giorno
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Sulla via del ritorno
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3 commenti:

  1. Una sola parola per descrivere il week end: SPLENDIDO!!! :))

    Con le foto e le tue bellissime parole mi hai fatto rivivere passo passo quella bellissima due giorni tra panorami straordinari e “ciacere” e sorrisi in compagnia di voi amiche… e ricordare ciò mi ha suscitato davvero un’emozione incredibile! :)

    Alla prossima amiche!!! :)

    Bene! :D

    Eli

    Ps…. “L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero.”…. che bella questa, non potevi scegliere citazione migliore per descrivere il momento magico che si riesce a vivere all’alba! :)

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  2. Già già.. per non parlare dei nostri affascinanti compagni di cena :P

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  3. Inguz!!
    faró solo un breve commento (mah :P)
    grazie a tutte voi per le bellissime giornate!!:* :* :* :*

    mmm.. quand'è la prossima femen-gita? :D :D

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