domenica 3 aprile 2011

03/04/2011 Gita d'apertura SAT: "Itinerario dei 7 Passi" (Gazza)

Ogni primavera arriva puntuale il consueto appuntamento con la gita d'apertura dell'anno satino. Quest'anno è la volta dell'itinerario dei 7 passi: un lungo percorso escursionistico che, attraverso antichi sentieri che un tempo servivano come vie di comunicazione, collega le sette Frazioni del Comune di Vezzano.
Parcheggiamo le auto a Vezzano (386 m) e, in una splendida e calda giornata di sole, in 26 satini ci incamminiamo lungo le vie del centro; giunti al mulino Manzoni ci dirigiamo alla vicina località Aguil. Attraversando un bosco ceduo giungiamo alle Buse, località dove si alternano campi coltivati, boschi e pinete. In breve eccoci a Ciago (540 m) dove imbocchiamo il ripido ciottolato che si inerpica verso il Gazza per poi girare a sinistra verso Lon.
A Lon, con panorama sui laghi di Santa Massenza e Toblino, imbocchiamo la strada di campagna che scende a Fraveggio (430 m). Da quest'altra amena frazione caliamo lungo la stradina che scende verso Santa Massenza per poi prendere a destra il ripido e impegnativo sentiero che porta a Margone.
Questo tratto di sentiero denominato "Scal" s'inerpica lungo la verticale parete del Gazza fino alla località "5 Roveri" (700 m). La gran calura e la rampa micidiale ci fanno dannare e sudare, il gruppo si divide, ma poi ci ritroviamo tutti assieme sulla strada provinciale; da questa prendiamo la mulattiera che in breve ci conduce a Margone (950 m).
Dopo un'altra breve pausa puntiamo a ovest per prendere il sentiero, a tratti esposto, delle "Cruze".
Lungo questo sentiero troviamo ahimè una brutta sorpresa: in un passaggio obbligato giace un camoscio decapitato, macabra dimostrazione di grettezza e stupidità di alcuni "elementi" della razza umana.
Due satini fanno scivolare la carcassa lungo un canalone così possiamo proseguire.
Finalmente eccoci a Malga Bael (1090 m) dove, con sullo sfondo l'innevata Cima Ghez, pranziamo nell'ampia radura puntellata da maestosi faggi secolari.
Finito il momento conviviale scendiamo a Ranzo (740 m) percorrendo il sentiero usato un tempo per il trasporto del fieno in paese con le slitte.
A Ranzo ci concediamo un'ulteriore pausa birra e gelato. Terminata la sosta, oltre la chiesa, imbocchiamo la stradina che scende lungo la stretta "Val della Fontana" in direzione Est.
Giunti alla località Paone, anziché prendere l'esposta Madruzziana, proseguiamo a destra sulla carrabile che percorre la valletta del Rio Ranzo - valle ricca di falesie - e raggiungiamo agevolmente Castel Toblino, dove percorriamo la passeggiata lungolago e raggiungiamo Santa Massenza (255 m).
Costeggiamo la centrale lungo la riva nord del Lago, per poi imboccare a sinistra una strada di campagna che sale in direzione nord - est. Dopo poco arriviamo sulla strada statale, la affianchiamo per un breve tratto per poi prendere un tratturo che tra le campagne (località Fontana Morta) ci conduce nuovamente a Vezzano.
Tra chi rincasa velocemente e chi invece si ferma a gustarsi un altro gelato anche questa gita è giunta al termine.

Dimenticavo il "giretto" è di circa 23 km!!!


La President, Flavio ed Elisa
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Il gruppo
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2 commenti:

  1. 23 km!! Ah però, bravissimi e complimenti!

    Tristezza e rabbia per il camoscio, non aggiungo altro.

    Ciao!

    P.S. hai letto 'Il peso della farfalla' di Erri de Luca? Molto bello...

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  2. Si guarda, per il camoscio non ho parole, il giorno dopo ho telefonato ai forestali per denuciare il fatto.

    Il "peso della farfalla" devo ancora leggerlo!

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