sabato 25 giugno 2011

25/06/2011 Dall'Arza a Andalo passando per la Sella del Montoz (Brenta)

E finalmente anche questa “pratica” è stata archiviata.
Saliamo con due auto a Andalo, siamo io, Claudio, Flavio (per l'occasione battezzato “Il Bazzanella”), Elisa e Max, lasciamo un auto lì e, stipati nell'altra, ci dirigiamo a malga d'Arza (1507 m).
Zaino in spalla e saliamo per ripido viottolo a malga Loverdina (1771 m). Dopo una breve sosta, proseguiamo su sentiero 370 fino al bivio con la selvaggia val Inferni, continuiamo verso sud e saliamo sulla forcelletta affacciata sulla Campa.
Vedere Cima Trettel, Borcola e tutta la cresta dentellata che culmina con la cima della Sporata da questa prospettiva fa sempre un certo effetto, scattiamo qualche foto e poi scendiamo per canale lungo le rocce e giungiamo a malga Campa (1982 m).
Qui i miei quattro compagni d'avventura improvvisano una brevissima, ma intensa, partita a poker con le carte della malga.. no comment!
Proseguiamo verso ovest su segnavia 388 e ci ritroviamo in una bella conca di larici, poco sopra incontriamo un grosso nevaio.
Risaliamo la val della Campa e dopo un ripido “salto” vaghiamo per l'alpe La Campa, sulle creste delle cime Termoncello, Crozara di Campa e di Val Scura si rincorrono i camosci.
La Sella del Montoz è poco distante.. arriviamo al bramato passo (2327 m) e l'aria fredda ci travolge, il cielo è coperto; per ripararci un po' mangiamo dentro una una piccola dolina.
Alla nostra destra si alza la cima di Santa Maria, a sinistra il Monte Corona, il Croz del Re e i Mular.
Mentre Flavio e Max dormono, io Claudio e Elisa gironzoliamo. Io mi alzo di circa 100 metri e la vista mi si apre su tutta la sottostante val dei Cavai e sul superbo Piz Galin, conquistato nell'ottobre 2008.
Riprendiamo il cammino e scendiamo per questa piccola perla, facciamo un'ultima pausa nei pressi della Baita Cacciatori di Spora (1869 m) poi riprendiamo il cammino e, tramite l'esposto ma assai familiare, sentiero 301 caliamo a Andalo.
Dal cielo cade qualche goccia... e così arriviamo all'auto con la melodia di “Gioca Jouer” che impazza per intrattenere i turisti.. in questo istante rimpiango i silenzi dell'alpe Campa!
Ritorniamo all'Arza a prendere l'altra auto.
Una volta giunta a casa salgo le scale, entro dalla porta e la prima cosa che faccio è alzare le tapparelle del balcone per osservare Cima Borcola..e un sospiro mi sale dal cuore..

Claudio, Malga Campa e Borcola & co.
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Flavio
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Quasi alla Sella del Montoz
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Scendendo per la val del Cavai. Sullo sfondo il Piz Galin.
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3 commenti:

  1. Stupenda traversata in una delle più belle valli del Brenta. Molto bella la parte finale del racconto :)

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  2. Già, gran bella giornata e stupenda traversata in posti veramente molto belli!!! :)

    E poi finalmente ho coronato il desiderio, che mi ha accompagnato per parecchi anni, di esser lì a camminare in posti che ho sempre immaginato, oltre cima Borcola e le altre cime del Brenta che vedo quotidianamente dalle finestre di casa... bene!!! :)

    Alla prossima!
    Eli

    ps..... partita di poker??? Attenzione, adesso mi ricordo della mia grande vittoria, la numero 2, da mettere assolutamente nel mio curriculum!!! :D :D

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  3. Eli la partita alla Campa era farlocca in quanto mancavo io (che son suo ... :P )

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