venerdì 26 agosto 2011

10/08/2011 Da Civitella alla Camosciara e al rifugio Belvedere (Parco Nazionale d'Abruzzo)

Ci troviamo in quel di Civitella Alfedena (1107 m) con gli amici Max e Giorgio, coincidenza in ferie anche loro in terra abruzzese.
Lasciata l'auto nella parte alta del paese - dove una cerva pascola beatamente all'ombra di un giardino - imbocchiamo una ripida strada asfaltata che poi diventa mulattiera.
Camminiamo tra muri a secco, relitto di vecchie colture ormai incolte e inselvatichite.
Proseguiamo verso ovest e costeggiamo alcune radure; sulla sinistra s'alza il monte Sterpi d'Alto e sulla destra s'apre la val Sangro, il Godi e il Marsicano.
Incontriamo i primi faggi, pini neri e ginepri. Raggiungiamo una grossa roccia con una croce in ferro (1187 m) e una fontana. Ci rinfreschiamo un po' e proseguiamo lungo il sentiero G4.
In vista dei monti della Camosciara c'inoltriamo sempre più nella valle, superiamo il torrente Scerto e ci troviamo sulla strada asfaltata che sale al piazzale della Camosciara.
Qui decidiamo di salire al rifugio Belvedere della Liscia e così imbocchiamo il ripido sentiero che sale per un'angusta valle percorrendo, manco a dirlo, l'ennesima suggestiva faggeta.
Il sentiero, a parte il bosco, non offre alcuna veduta. Giungiamo al rifugio, una piccola costruzione chiusa situata in un piccolo spiazzo, anche qui il panorama è precluso dalla fitta vegetazione.
Al fresco e lontani dal caos che regna nelle vicinanze, pranziamo e ci rilassiamo.
Ritornati al piazzale della Camosciara, beviamo qualcosa al bar e poi scendiamo lungo i bordi della strada asfaltata. Ad un certo punto imbocchiamo il sentiero G3 che riattraversa il torrente Scerto e sale, per ripido pendio costellato da ginepri, rosa canina e noccioli, fino alla fontana incontrata all'andata. Con il binocolo osserviamo alcuni cervi pascolare sui prati della Rocca Chiarano.
Proseguiamo e all'improvviso ci troviamo di fronte un greggio di pecore con i “soliti” cani che cominciano ad abbaiarci contro, facendo un po' di peripezie li accerchiamo e in breve giungiamo a Civitella.
Che dire di questa gita? Secondo me la Camosciara, o almeno questa parte di Camosciara, è il posto più sopravvalutato del parco.
Nota di demerito, l'area faunistica dove il parco tiene due linci è diventata una "foresta tropicale" (“Uè ma.. ce stanno i cervii?? I cervii, cerviii” cit.) lontana anni luce dall'habitat di questo splendido felino. A parer mio, piuttosto che tenere aree faunistiche in queste condizioni, parlo anche di quella di Pescasseroli dove fra gli altri c'è un orso bruno in una buca di cemento e una poiana in una gabbia "da canarini", è meglio non averne affatto.
Lo so, io parlo bene, vivo in una ricca provincia autonoma, posso immaginare che lì di soldi ne girano pochi, ma forse sarebbe meglio indirizzarli ad altro uso, magari per la lotta al bracconaggio. A riguardo mi piacerebbe sentire altri pareri.


Civitella Alfedena
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I tre ignuz
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Civitella Alfedena
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1 commento:

  1. giornata iniziato con un "hey vettorazzi!" e io "ma chi cacchio può essere a civitella che mi conosce?!?".. :P
    dovrebbero cambiare il nome al rifugio!!!!

    MA CE STANNO I CERVI?!?

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