sabato 27 agosto 2011

11/08/2011 Da “casa” al monte Marsicano (Parco Nazionale d'Abruzzo)

Dopo aver portato preventivamente un auto alla Fonte Canala, sopra Pescasseroli, partiamo direttamente dal nostro campeggio Le Foci destinazione Monte Marsicano, il montagnone che si staglia di fronte a Opi.
Percorriamo un tratto di strada asfaltata poi prendiamo il bivio che conduce alla Masseria.
Dopo aver schivato l'ennesimo gregge di pecore con cani annessi giungiamo alla fonte Ciarlante (1280 m) dove beviamo e ci rinfreschiamo. Finora abbiamo attraversato pascoli degradati, ora però il paesaggio si fa più bello e la pista diviene sentiero.
Con belle vedute sullo sperone roccioso di Opi e sulla val Fondillo cominciamo la ripida ascesa. Il bosco ora s'infittisce e ci dona ombra e frescura fino allo Stazzo di Monte Marsicano (1590 m) .
Dopo aver appreso il fatto che quest'oggi rimarrò senza pane :D riprendiamo, a ritmi serrati, la marcia.
Man a mano le radure prendono il posto del bosco e il sentiero si fa ripido, ripidissimo.
Saliamo quasi in verticale sulla sinistra orografica di un canalone, poi lo attraversiamo.
I pascoli sono sempre più magri e qua e là emergono rocce e sfasciumi.
Il sentiero allenta un po', mica tanto, la morsa. Gli ultimi sforzi.. quella che pensavamo fosse la cima si rivela essere un'anticima, ma la vetta è fortunatamente vicina, è tondeggiante e un cumulo di sassi ne identifica la quota, 2245 metri: Berg Heil!
Ci accampiamo sul prato sommitale e ammiriamo il versante nordorientale, ricco di dirupi e circhi glaciali, e la selvaggia Orsara. Questo versante è quello più aspro e poco frequentato del Marsicano, luogo di caccia prediletto da lupi e orsi.
Ed ecco che cominciano a fare capolino i cervi... 3...4 .. 5 .. sempre più, sono abbarbicati lungo esili sentieri e cenge.. e poi, sulle praterie del versante meridionale, ci sarà un branco di oltre 50, ribadisco 50, cervi... è un pullulare di macchie rossastre!
In pieno delirio cervesco pranziamo riparati dall'efficiente telone montato dall'ing. Max.
Stiamo in cima due orette comode, nel frattempo arrivano anche 4 francesi (“Sosieeee... renard magnifiques!!" !) e un locale.
Verso le 14 cominciamo la lunga discesa che ci porterà a Pescasseroli.
Imbocchiamo il sentiero A6 che percorre la cresta nord occidentale del Marsicano, verso i Balzi altre tre cerve corrono sui prati e una coppia di gheppi s'alza in volo.
La temperatura è gradevole e il panorama a 360° s'estende fino ai gruppi Velino-Sirente e al Gran Sasso.
Giungiamo a colle Angelo e, per sentiero franato, scendiamo in un'idilliaca valletta. Mentre Max va in cerca di ramno, noi ci rilassiamo un po'. Riprendiamo poi la marcia, ora il sentiero si fa sempre più angusto e percorre il fondo secco del rio la Canala, nella valle di Corte.
Non è una brillantissima idea tracciare un sentiero sul fondo di un rio...
Ad un certo punto, mentre la valle si fa sempre più claustrofobica incontriamo una coppia di biker, rigorosamente con bici sulla spalla, che ci chiedono quanto manca al Marsicano, tutti e quattro li sconsigliamo vivamente di salire.. ma dico io .. studiarsi l'itinerario prima? Sti due disgraziati sono senza cibo e acqua e vogliono farsi ancora quasi 800 metri lungo sentieri che sono difficili da percorre anche a piedi? BAH!
Saggiamente ascoltano i nostri consigli e ci seguono a distanza.
Superiamo il bivio con il sentiero A4 e troviamo un grattatoio su un grosso faggio. Finalmente usciamo dal “maledetto” greto del rivo e percorriamo l'agevole forestale che conduce nelle verdi e ampie radure della valle di Pratorosso.
Comodamente scendiamo lungo la strada; prima di una stretta gola puntellata da maestosi faggi, troviamo un altro grattataio. Finalmente la valle si riapre ed ecco, come un miraggio nel deserto, il parcheggio della Fonte Canala.
Ci togliamo gli scarponi pieni di polvere e i piedi ringraziano sentitamente!


Trinità & Bambino :D
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Val Orsara
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In vetta
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Scendendo per la cresta
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Relax
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3 commenti:

  1. Una rampa micidiale per arrivare in vetta, ma che panorama! Molto bello il tratto in cresta e nell'idilliaca, come l'hai definita tu, valletta. :)

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  2. stupenda giornata e, ovviamente, gita negli standard della signorina nardelli....

    ing. Max

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