martedì 17 aprile 2012

Coppia di lupi sui Lessini?

Buone.. ottime notizie :)


Fonte L'Arena.it


15/04/2012 Il lupo Slavc fa coppia fissa - Ha trovato la «sua» Giulietta

BOSCO CHIESANUOVA. Prima la segnalazione dei cacciatori, poi i dati satellitari del radiocollare: tutto corrisponde

Le tracce sulla neve sono chiare: gli agenti della Forestale e del Parco le hanno seguite per sei chilometri e confermano la presenza di due esemplari che si muovono insieme


Si chiama Slavc ed è un giovane lupo sloveno arrivato in Lessinia dopo un migliaio di chilometri percorsi: ma il suo nome potrebbe essere Romeo perché qui ha trovato la sua Giulietta, una lupa con la quale, probabilmente da alcune settimane, fa coppia fissa. Lo hanno scoperto gli agenti del Comando stazione di Bosco Chiesanuova del Corpo forestale dello Stato e i guardiaparco del Parco naturale regionale della Lessinia, che sono rimasti sorpresi e felici. La nevicata dei giorni scorsi ha permesso di vedere quello che finora si era pensato, sperato, immaginato ma di cui mancavano riscontri concreti. Sui 20 centimetri di neve fresca, caduta fra martedì e mercoledì scorso in alta Lessinia, alcuni cacciatori della Riserva alpina di caccia di Bosco avevano individuato delle tracce di canide molto evidenti e particolarmente grosse e marcate. Hanno avvertito gli uomini della Forestale che con gli esperti del Parco le hanno seguite per sei chilometri: la loro sorpresa è stata grande perché hanno notato che si trattava di due esemplari, «ma soprattutto che non procedevano affiancati o dispersi, come solitamente capita ai cani randagi, ma allineati come in ordine gerarchico, in fila indiana, uno davanti all'altro, addirittura il secondo calpestava le impronte di chi lo precedeva e solo raramente il loro percorso si divideva per brevi tratti per poi ricongiungersi nuovamente sulla stessa linea: questo è il tipico procedere dei lupi», osservano. Nel tragitto hanno raccolto tracce di pelo e di urina che sono state inviate immediatamente all'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna, nel tentativo di ricavarne il Dna. La fatica di sei ore di cammino nella neve è stata premiata perché al loro ritorno hanno trovato sul computer il tracciato inviato dall'università di Lubiana che delineava con i punti Gps il percorso fatto nelle ore precedenti da Slavc, il lupo provvisto di radiocollare, e il dubbio è diventato certezza nello scoprire che grazie alla precisione del tracciato, che calcola la posizione con lo scarto di un metro di errore, le tracce che fino ad allora avevano seguito erano quelle di Slavc. Ma la novità, che nemmeno i ricercatori sloveni potevano sapere, è che Slavc non camminava nella neve da solo: davanti o dietro di sé aveva un compagno o una compagna. Forestali e guardaparco non si sbilanciano: «Non possiamo dire che siano due lupi perché non abbiamo la certezza assoluta, ma andiamo per esclusione: anzitutto le tracce coincidono con quelle indicate dal tracciato Gps di Slavc. Poi è certo che non era solo. Difficile che un cane si accompagni per un lungo tragitto con un lupo. È anche difficile che due lupi in dispersione restino insieme, se sono entrambi maschi. L'ipotesi razionalmente più accettabile è che si tratti di due esemplari di sesso diverso, tra i quali si è già stabilita una gerarchia», dicono. Non vogliono aggiungere altro gli uomini della Forestale comandati da Paolo Guidi, che stanno ricevendo assieme ai colleghi del Parco i complimenti dei ricercatori sloveni per la costanza e l'attenzione che dedicano a Slavc da quando si è fermato in Lessinia. «Sono felice per questa nuova scoperta che interessa la Lessinia e il suo Parco», commenta Claudio Melotti, presidente dell'ente montano e di tutela, «e sono grato ai cacciatori di Bosco Chiesanuova per la segnalazione che ha portato a questo risultato. La probabile presenza di due lupi sul nostro territorio, se da una parte garantisce che siamo nell'eccellenza per quanto riguarda il vertice della catena alimentare e che possiamo contare su un grande carnivoro in grado di contenere l'espandersi del cinghiale sul nostro altopiano, dall'altra parte ci impone di tenere alta la guardia per la tutela di questi e altri animali che cercano di insediarsi. «Gli esperti confermano che i lupi non rappresentano nessun pericolo per l'uomo, sono elusivi e molto sospettosi, tenuti lontani da noi da millenni di caccia e hanno nel loro carattere l'impronta di evitare l'incontro con chi non considerano preda ma cacciatore. Sono convinto che questa novità servirà a portare in Lessinia anche tanti amanti della fauna selvatica per scoprire i luoghi che il lupo stesso ha individuato come eccellenti per stabilirvisi». Paolo Colombo, vice comandante di Verona del Cfs, elogia il lavoro dei suoi uomini: «Seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione e davvero ci auguriamo che possa costituirsi in Lessinia una popolazione stabile di grandi carnivori, perché avrebbe un'altissima valenza ecologica e renderebbe ancora più interessante un territorio che è bellissimo».

Vittorio Zambaldo

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