domenica 8 aprile 2012

08/04/2012 Una Pasqua un po' speciale.. sbinocolamento inside!

Sono le 6.30 del mattino di Pasqua, sulle strade non c'è anima viva.
Valichiamo la Rocchetta e ci inerpichiamo sulla strada che sale a Sporminore dove ci aspetta Angelo.
Risaliamo verso la malga Pra' di Giovo (1549 m): siamo solo noi e le selve.
Il cielo si sta man mano ricoprendo di nubi.
Attraversiamo un bel bosco misto, il muschio è ricoperto di rugiada e in breve raggiungiamo la malga.
Mangiamo due cose e poi c'incamminiamo per una bucolica radura dove stanno di guardia tre esili betulle.
Ad un certo punto scendiamo lungo un sentierino nel bosco e ci ritroviamo in una nicchia di roccia, ancora un ultimo sforzo ed eccoci su un "balcone" di mughi e rododendri, sotto di noi il dirupato versante destro della Val Goslada, una valle selvaggia che entra da sud-est nel Gruppo della Campa.
Ci sistemiamo alla bene meglio e cominciamo a sbinocolare verso la costiera del Dos Brozzara e del Monte Rocca.
S'ode il suono del vento e ogni tanto qualche scarica di sassi causa dai numerosi camosci che frequentano quella zona.
Dal fondovalle giungono i rintocchi delle campane, la gente "normale" si starà recando in chiesa per la messa pasquale, ma per me non c'è migliore chiesa che la Natura perché ne sono convinta, il Creatore, è qui .. dietro un abete, sotto un'umida roccia, gioca con il vento, corre con i camosci, ruglia con l'orso e guarda attraverso il binocolo con noi.

"Il regno di dio è dentro di te e tutto intorno a te...non in templi di legno e pietra. Solleva una pietra ed io ci sarò, spezza un legno e mi troverai..." Tommaso

Mi perdo ad osservare una piccola prateria nei pressi di Malga Sporminore e dietro le severe cime della Borcola e del Monte Corona. Sospiro.
Il cielo si è ingrigito e la nebbia comincia ad inghiottire la valle.
Ritorniamo alla malga dove, parlando del più e del meno, consumiamo il nostro sontuoso pranzo pasquale: panino, crackers e schiacciatine.
Scendiamo poi a valle, non prima di aver fatto un'altra tappa sbinocolamento lungo la strada, ma il vento ci fa fuggire anche da qui.
E' presto quindi decidiamo di spostarci in quel di Selvapiana e osservare il versante meridionale del Bedolè. Detto e fatto. Eccoci in un'altra postazione ad osservare i "soliti" camosci. Il vento qui è ancora più inclemente, non ci da tregua.
Resistiamo un po' e poi ci ritiriamo.
E finisce così questa Pasqua un po' speciale.

Val Goslada

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