Oggi avevamo in mente di andare sui Lessini con Max e Giorgio, ma causa la mia indisponibilità abbiamo optato per qualcosa di più vicino e abbordabile.
Così verso le 11.30 eccoci in quel di Santel (1033 m) pronti per l'ennesimo giro in Fausior.
Percorriamo la strada delle Mozzane che giace coperta dalla neve caduta nella notte.
Ci sono tantissime impronte: principalmente di cervi e caprioli, ma non mancano lepri, volpi e un tasso.
Proseguiamo fino alla Malga Val dei Brenzi (1194 m) dove ci fermiamo a mangiare al sole.
Un'aria tagliente ci sprona ben presto a rimetterci in marcia; in località Splazol ahimè troviamo un'amara sorpresa... una parte di bosco è stata pesantemente disboscata.
Acceleriamo il passo, distogliamo lo sguardo e passiamo oltre.
Ad un certo punto decidiamo di prendere un sentiero non segnato. Attraversiamo piccole dorsali e fresche doline, comincia anche a cadere una leggera pioggia ma le chiome dei faggi, che si stanno or ora rinverdendo, ci riparano.
I tronchi argentei e le pallide rocce calcaree son ricoperte da muschi. Odor di bosco bagnato e mille suoni di sottofondo. Ma stiamo forse camminando nei boschi dello Sneznik?
In estasi boscosa giungiamo su una strada forestale, ma non ci va di seguire sentieri battuti così proseguiamo a casaccio per sentieri appena percettibili.
Giungiamo al bivio con la "nuova" e assai impattante strada che sale alla Croce di Fai. Al suolo ci saranno una ventina di centimetri di neve fresca, seguiamo la strada per un po' e poi prendiamo una scorciatoia.
Giungiamo alla Croce di Fai (1460 m) dove facciamo una piccola pausa contemplativa.
Riprendiamo poi la forestale e la seguiamo fino alla fine, ovvero fino a quando s'innesta nella strada che porta alla Baita Campedel, e da qui scendiamo velocemente all'auto.
Croce di Fai
Impronte variegate
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