Con Claudio, Flavio e Max eccoci percorrere la strada che da Arco sale all'amena località di San Giovanni al Monte (1058 m).
Questa località ebbe un importante ruolo di passaggio tra la valle del Sarca e le Giudicarie Esteriori in epoca preistorica, a testimonianza di questo sono stati rinvenuti segni di accampamenti stagionali che risalirebbero al mesolitico (4.500 a.C. oppure 6.465 a.F.).. e ora, dopo 6.500 anni, noi ripercorriamo le stesse vie.
Lasciamo l'auto nel parcheggio della malga-rifugio dove ci gustiamo un buon caffè e scambiamo due parole col simpatico gestore, poi ci incamminiamo lungo la strada seguendo il segnavia 407.
Raggiungiamo presto la località Prai da Gom (1125 m): degli ampi prati con panoramica vista su monte Misone, Carè Alto, Presanella e Brenta meridionale.
Qui imbocchiamo una sterrata, segnavia 407, che risale un bosco di faggi. Dopo qualche tornante la strada diviene sentiero. Inizialmente percorriamo la dorsale affacciata sulla Valle dei Laghi e sullo Stivo, poi giriamo sul lato della Bleggio. Il sottobosco è puntellato dai primi fiori primaverili: anemoni epatiche e primule.
Dopo aver aiutato un ciclista a scendere un canalino scabroso, valichiamo la dorsale a quota 1395 metri e ci ritroviamo in una radura attraversata dall'ennesima strada forestale. Qui prendiamo un sentiero che sale nel bosco, questo è ricoperto da un sottile velo di neve: ci sono solo impronte di animali, non è passato alcun umano.
La via corre con sali e scendi lungo il filo del dirupo, sotto di noi si apre il biotopo della val Lomasona.
Dopo un'ultima rampetta eccoci in cima al Monte Biaina (1413 m), una piccola elevazione con grande panorama - quest'oggi offuscato dalla foschia - sul lago di Garda.
Ci fermiamo a oziare per moltissimo tempo. Poi sopraggiungono 4 simpatici signori altoatesini e, dopo aver scattato un po' di foto di gruppo a vicenda, decidiamo di partire.
Scendiamo per una traccia di sentiero e poi caliamo a casaccio lungo il bosco di faggi fin ad intercettare la strada forestale. La percorriamo fino alla Bocca di Tovo (1100 m) dove prendiamo un ripido sentiero che, passando a ridosso delle scoscesi pareti del Biaina, ci porta a Tovo.
Qui prendiamo il Sentiero Frassati che ci guida alla località Gorghi (1165 m), ai Prai da Gom e presto all'auto.
La giornata si concluderà alla grande con una coinvolgente e interessantissima conferenza a Riva del Garda del grande scrittore Paolo Rumiz.
"Il vero viaggiatore capisce che la terra non gli appartiene, che siamo solo di passaggio e che quello che hai arriva da coloro che sono venuti prima di te, ed è solo in prestito. Il vero viaggiatore capisce di essere parte di un fiume con l’acqua che scorre. Andarsene non è assolutamente un dramma, purché non avvenga troppo presto." P. Rumiz
Nessun commento:
Posta un commento