"Nei boschi del Trentino orientale si aggira un lupo: la testimonianza giunge dal video registrato da Stefano Fabbiani di Ala. Si tratta delle prime immagini e, soprattutto, della prima presenza documentata nella zona ad Est del fiume Adige. Durante la notte tra il 29 febbraio ed il 1 marzo, precisamente alle ore 1.52, l'obiettivo a infrarossi della telecamera - posta dal giovane trentaduenne di Santa Margherita di Ala in un punto strategico di frequente passaggio da parte di animali - ha «intrappolato» l'esemplare solitario. Probabilmente il medesimo ripreso lo scorso 24 gennaio a circa 10 chilometri di distanza, in terra veronese, da una fototrappola del Servizio Guardiaparco nel Parco Naturale Regionale della Lessinia, sul territorio comunale di Bosco Chiesanuova.
Ovviamente, non si tratta di una rilevazione casuale: «Sabato 18 febbraio di primo mattino, in una delle mie solite e frequenti uscite, ho osservato con il binocolo un esemplare di canide, insospettendomi per l'affinità fisica ad un lupo» racconta Fabbiani appassionato di natura e lunghe passeggiate in montagna, nonché cacciatore appartenete alla sezione di Ala. «Ci separavano circa 300 metri e lui era immerso nel bosco, ma la classica colorazione grigio-scuro che contraddistingue questa specie e la particolarissima forma della coda mi hanno instillato un ragionevole dubbio». Ipotesi avvalorata dal ritrovamento di orme impresse nella neve nella giornata del 21 febbraio, «accanto a cui non compariva alcuna traccia umana». Ecco, quindi, la decisione di posizionare la propria «fototrappola» (una telecamera che si attiva al passaggio degli animali, ndr) al fine di identificare visivamente l'animale oggetto dei due fortuiti incontri. «Ritengo senza dubbio che si tratti di un lupo» conclude Fabbiani, ben consapevole che in assenza di campioni biologici è un'affermazione che non può essere data per certa: solo un dettagliato responso frutto di un'analisi genetica determinerebbe l'esatta identità e specie del mammifero che appare nel video. Esprime lo stesso parere in merito all'identificazione dell'esemplare appartenente alla famiglia dei Canidi anche il direttore tecnico dell'Associazione cacciatori trentini Alessandro Brugnoli, cui è stato sottoposto il girato: «Con buona probabilità si tratta di un lupo - afferma - Anzi di una lupa: proprio all'inizio del video, la posizione accovacciata assunta per urinare lascia ipotizzare che si tratti di un soggetto di genere femminile». E qui si apre un mondo. Innanzitutto poiché è decisamente raro che un rappresentante del «gentil sesso» si «disperda» (i giovani lupi di età compresa tra 1 e 3 anni che si allontanano dal branco vengono definiti «in dispersione», ndr) alla ricerca di nuovi territori a così lunghe distanze rispetto alla zona occupata dal branco di appartenenza: normalmente si tratta di maschi.
In effetti, pare che l'insediamento di branchi stabili si possa registrare solo nelle Alpi occidentali franco-piemontesi oppure nella zona meridionale della Slovenia. Da un lato, quindi, un presenza che potenzialmente ha un carattere di rarità. Dall'altro la coincidenza con il rilevamento accertato e documentato di un esemplare maschio nel raggio di pochissimi chilometri. Nemmeno a farlo apposta nel periodo del calore. Il che fa sorgere spontanei almeno due quesiti: «Se i due lupi si incontrassero sarebbe possibile l'accoppiamento? Potrebbe scaturirne lo sviluppo del primo branco stabilmente presente nelle Alpi orientali?». Forse è fantascienza, ma non si può negare che una possibilità almeno marginale possa essere contemplata. Quale lupo potrebbe trovare sulla sua strada la «lupa di Ala»? Non tanto il maschio di due anni, battezzato col nome di M24 e «campionato geneticamente» in Svizzera nel 2009, ormai stabilizzatosi in Val di Non sul gruppo delle Maddalene al confine con l'Alto Adige. Quanto il giovane - tre anni - lupo d'origine slovena individuato a Thiene nel vicentino lo scorso 5 marzo: si tratterebbe dell'esemplare che risponde al nome di Slavc, inserito nel progetto SloWolf d'approfondimento sulla conoscenza della popolazione dei lupi in Slovenia. La cui rintracciabilità attraverso il radiocollare ne testimonia la presenza a soli 35 chilometri da Ala, con movimenti che ne presuppongono l'intenzionalità a dirigersi verso il nostro Trentino."
di Fabia Sartori da L'Adige on line
Nessun commento:
Posta un commento