sabato 24 marzo 2012

24/03/2012 Pedorampociaspolata al Breitbichl (Maddalene – Val d'Ultimo)

La giornata inizia con una lastra di ghiaccio che mette a dura prova la mia povera Clio, ma la "piccola" non molla e finalmente raggiungiamo una comoda piazzola.
Siamo all'imbocco della val Clapa/Klapfbergtal in Val d'Ultimo/Ultental.
Ci carichiamo sulla schiena zaino e ciaspole e c'incamminiamo lungo la strada forestale contrassegnata con il segnavia 16.
Dopo due tornanti decidiamo di mettere i ramponcini per evitare di schiantarci sul fondo ghiacciato.
Poco dopo, sulla nostra destra, incrociamo la strada forestale che sale alla Londaialm; decidiamo di prendere questa, anziché il sentiero, perché meno ripida.
La strada è ricoperta da un sottile strato di neve. Non sono passati umani, ma in compenso sono passati tantissimi animali.. grosse impronte di cervo, saltellanti scoiattoli, barcollanti tassi, le piccole pinze del capriolo, camosci.. c'è di tutto.
La strada asseconda la dorsale della montagna e tra gli alberi fa capolino l'Orecchia di Lepre: il cielo si sta incupendo e là cominciano a cadere i primi fiocchi.
Siamo in pieno versante nord, sulla strada ora ci saranno 20 centimetri di neve, io ed Elisa decidiamo di indossare le ciaspole e battere strada per Claudio che n'è sprovvisto.
Arranchiamo con fatica sulla neve bagnata, sotto i piedi si forma uno zoccolo tremendo.
Giungiamo all'incrocio con il sentiero 16A, non c'è più neve, ci togliamo le ciaspole e risaliamo in un bel bosco di abeti verso la Londaialm.
Un ultimo strappetto ed eccoci alla malga (2084 m) dove faccio involare 5-6 pernici bianche.
Il luogo è idilliaco: alle spalle svetta Cima Trenta e di fronte si apre l'anfiteatro della val Clapa con le selvagge cime del Monte Faggiola, la Stubele, la Cima Binasia e via fino al passo Clapa.
Prima di attaccare la cima pranziamo comodamente su delle panche. Nel frattempo il cielo si è coperto e anche qui cominciano a cadere i primi fiocchi di neve.
Nascondiamo gli zaini e le ciaspole dietro la malga e c'avviamo verso la nostra cimetta liberi da fardelli. La vegetazione ora lascia spazio ai pascoli, seguiamo il sentiero sgombro da neve.
Ad un certo punto odiamo uno strano rumore, ci giriamo ed ecco due pernici volar via. Poi di nuovo silenzio.
Proseguo estasiata, giro l'angolo e riecco un frullare di ali.. le stesse due pernici s'involano a pochi metri da me... fantasmi bianchi in un cielo grigio.
Ecco la croce... siamo sul Colle Largo/Breitbichl (2287 m).. sotto di noi si apre la val d'Ultimo e di fronte è un tripudio di cime strepitose il Grande Ladro/Hoher dieb, l'Orecchia di Lepre/ Hasenhorl, Zufritt e Sternai.
Scattiamo foto a raffica e poi ritorniamo alla malga che ora è baciata dal sole.
Ci stravacchiamo sulla panca ed è di nuovo silenzio.

Dalle scandole di legno del tetto gocciala l'acqua di fusione della neve.
I forcelli pigolano nascosti negli arbusti vicino alla malga.
Che pace. Starei qui tutta la settimana.
Passerei le giornate a esplorare ogni angolo della valle e a leggere un buon libro.
La sera starei fuori a guardare le stelle con la speranza di udire il malinconico ululato del lupo solitario che frequenta queste zone.
Solo contro tutti (o quasi). In passato è stato scacciato. Sterminato.
E' arrivato fin qui dalla Svizzera.. e prima ancora dagli Appennini.. è ritornato nei suoi territori.. sopravvivrà? Lo raggiungerà una compagna, magari di origine dinarica? Formerà un branco?
Chi lo sa.. in cuor mio spero tanto di sì.
Poveri grandi predatori.. crocifissi da tutti... tacciati di essere dei mostri sanguinari.. degli assassini.. quando l'assassino vero è un altro, il più micidiale dei predatori, colui che sta compiendo la più grande estinzione di massa. Noi.

E' ora di rincasare, indossiamo i ramponcini e cominciamo la discesa. Ai margini di un pascolo vedo di sfuggita un cervo che fugge celermente nel bosco.
Per scendere imbocchiamo il ripido sentiero 16a. A tratti è ricoperto dalla neve, ad un certo punto notiamo un'impronta sospetta. Potrebbe essere di lupo, nei paraggi non ci sono impronte umane.
Troviamo altre impronte, però la neve è poca ed è impossibile ricostruire un'ipotetica pista, ma la sola idea che potremmo seguire le sue tracce ci esalta.
Giungiamo infine sulla forestale dove i nostri ultimi passi sono accompagnati dallo scrosciare del rio Klapf.

Forse la montagna, in ogni sua forma, è il nostro paradiso terrestre, concessoci perché sia meravigliosa e non grave la nostra permanenza su queste lande.” C.Roccati (da “Lacrime nella Pioggia”)


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10 commenti:

  1. GH!!! :)

    Belle foto, bellissimo racconto… una giornata straordinaria, eravamo praticamente solo noi tre, qualche animale qua e là, impronte, neve, vento, cime e nient’altro… un vero angolo di paradiso! E stare in cima, estraniarsi completamente per qualche minuto, osservare in totale silenzio lo splendido panorama è una delle sensazioni più meravigliose che ci sia! :)
    Berg Heil! :)
    Eli


    Ps… bella la foto in bianco e nero (soggetto a parte :P) :)
    Ps 2… ti sei dimenticata di nominare cima… Enel! :D

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  2. cima Enel.... bruttissima questaaaaaa!!!!!

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  3. i forcelli non pigolano...! :P

    belle sì, a parte i soggetti ovviamente!

    m.

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  4. Ma quanto è bella l'ultima immagine???
    Pedorampociaspolata non l'avevo mai sentita. Un minestrone insomma...
    :)

    Per il resto, aaahh... :)

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  5. Si infatti è un termine partorito al momento:P
    Abbiamo fatto un mix mancavano solo gli sci:D

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  6. e mi dica, signor Mv2, come si chiama tecnicamente il loro verso?
    Cordialità :D

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  7. Nella zona del limite superiore del bosco,nelle chiare notti di luna piena di fine maggio/inizio giugno si possono udire già prima delle tre del mattino il RUGOLIO e i SOFFI dei maschi in parata. Soprattutto il rugolio non è molto forte, ma si può sentire da lontano ance se è difficile da localizzare.
    il richiamo rituale è un gorgogliante tubare e un riecheggiante CHUU-IISH...

    :D

    m.

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  8. ...che io so imitare benissimo :D

    :D

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  9. ...complimenti per il bel giro e per lo spirito con cui l'avete affrontato.
    Vi siete davvero ritagliati il vostro piccolo paradiso. Buona Montagna

    con amicizia
    Christian Roccati

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  10. Chistian Roccati!?!?!!? MITICO! Sei il secondo scrittore che mi contatta via blog, per me è un onore grandissimo, complimenti per i tuoi libri (e per le tue imprese), hai un modo di scrivere sulla e della montagna che mi piace molto, la tua visione si avvicina molto alla mia.

    Grazie per le belle parole e continua a seguire il blog ;)!

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