Sono qui a parlare di una vacanza nata quasi per caso.
Con Claudio e Max da mesi ci eravamo documentati e organizzati per andare ad esplorare gli Alti Tatra in Slovacchia, bene.. un mese prima di partire scopriamo che tutti i sentieri e le zone che vorremmo percorrere sono chiusi per motivi protezionistici fino al 15/06: " Yes. Until 15.6." ci ha risposto Dusan, uno del parco... porc..!
In men che non si dica è maturata l'idea di andare sui Monti Cantabrici in Spagna, meta che già aleggiava nei progetti futuri di Max, inizia così una nuova ricerca su internet.. gli orsi ci sono, l'aereo c'è, l'appartamento c'è.. destinazione Parco Naturale di Somiedo, nelle Asturie.
Atterriamo sull'oceano a Santander, prendiamo un auto a noleggio e a notte inoltrata giungiamo nel suggestivo Appartamento La Pinietsa a L'Auterio, Valle de Lago.
Due parole sul parco.
Il Parco Naturale di Somiedo è ubicato nella Cordigliera Cantabrica e copre uno spazio di quasi 30.000 ettari. E' una delle aree protette più importanti e meglio conservate delle Asturie ed è stato dichiarato parco nel 1988, mentre nel 2000 è stato proclamato Riserva della biosfera dall'UNESCO.
Occupa il territorio di quattro grandi vallate che corrispondono ai quattro grandi fiumi: Somiedo, Pigüeña, Valle e Saliencia.
Dal punto di vista geologico è formato da un'alternanza di formazioni silicee (scisti, arenaria e quarzite) e di formazioni carbonatiche (calcari e dolomie).
E' un parco per lo più montuoso in quanto la maggior parte della sua superficie è occupata dal piano montano (dai 400-500 m ai 1600 m). Nel piano inferiore la fanno da padroni i boschi di latifoglie (faggi, betulle, ontani e querce) e i prati da sfalcio; il resto è coperto da formazioni erbacee e arbusti che stanno ricolonizzando i vecchi pascoli. Il piano alpino è il regno delle rocce e dei ghiaioni.
Sul territorio si può leggere palesemente la mano dell'uomo in quanto l'ambiente è stato profondamente modificato per renderlo idoneo al pascolo del bestiame. Infatti qui, oltre al turismo che si sta sviluppando negli ultimi anni, l'economia è basata per lo più sull'agricoltura di montagna e sul bestiame. Il parco è nato anche per proteggere un importante e unico elemento del patrimonio etnografico asturiano: le "cabanas de teito", edifici in pietra con tetto fatto da vegetali risalenti alle culture pre-romane, dove i pastori trascorrevano la primavera e l'estate con le loro mandrie.
La fauna è condizionata da tre elementi. Il terreno accidentato e l'alta quota hanno favorito la presenza di diverse specie tra cui il camoscio, l'aquila reale, l'ermellino, il sordone, il verdone, il merlo dal collare, l'arvicola delle nevi, la starna, il tritone alpino, il ramarro, ecc.
La presenza di zona boscate ha invece favorito la diffusione di numerose specie forestali tra cui il capriolo, il cervo, lo scoiattolo, la martora, il ghiro, la genetta, il gatto selvatico, l'arvicola rossa, il cinghiale, ecc.
A causa della limitata presenza umana e della difficoltà di accesso a molte aree, Somiedo è un rifugio per alcune specie simbolo ovvero gli orsi bruni, i lupi e i galli cedroni. Ed è questo il principale motivo per cui abbiamo scelto questa meta.
Comincia l'avventura.
Dopo lo stravolgimento del viaggio e il mio stupido infortunio al piede (ore 8 "Daverzi le finestre..aaahhh vago for a far foto..", corsa in ciabatte nel cortile e stuck su un sasso), il primo giorno optiamo per una giretto nel piccolo abitato di Pola de Somiedo (680 m) e una visita al Centro Visita del Parco e alla Casa de l'Oso della Fundación Oso Pardo. Nel tardo pomeriggio andiamo a fare un giretto pro-fauna.
Dalla finestra di casa verso El Castiellu
Peral
Puertu di Somiedo
continua
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